domingo, 22 de enero de 2023

MANOSALLAOBRA- Enzo Correnti "L'uomo carta " & MayaLòpezMuro- Il Graffi...

COMPENDIO DEL TEMPO SOSPESO- microbot.net - 2021-Maya Lopez Muro, Lorenzo Papanti, Danilo Sciorilli








I tre artisti protagonisti di questa mostra del ciclo Compendio del tempo sospeso offrono una visione del tempo che presenta alcune affinità sia tematiche sia stilistiche, ma anche alcune sottili differenze interpretative. 

Iniziamo col dire che per tutti e tre il tempo sembra essere una costruzione da realizzarsi assieme a chi osserva l’opera, un concetto plurimo e non univoco. Costruzione che può essere data da una sorta di dialogo tra diversi elementi, come nelle mani che si dischiudono a svelare le opere di Maya Lopez Muro, oppure dalla sovrapposizione o giustapposizione di oggetti, immagini, particolari, a raccontare una storia a volte suddivisa in fotogrammi e a volte dissolta e accatastata, come nelle immagini di Lorenzo Papanti, che offre una visione del tempo molto vicina a quello della fisica contemporanea: probabilistica, quantistica, oscillatoria più che definita e immutabile.
La dimensione narrativa, che va a costruire il concetto di tempo assieme allo spettatore trova la propria massima espressione nei fotogrammi del filmato di Danilo Sciorilli. In una sorta di circolarità beckettiana aspettiamo che il filmato cominci, che ci racconti la sua storia, ma siamo destinati a tornare all’inizio del countdown, senza che nulla mai accada, senza neppure la possibilità di ripetere la storia da capo, ma in un costante stato di sospensione e attesa, speranzosi e nuovamente delusi. In quei 10 cruciali minuti sentiamo il tempo che diviene costrutto fortemente umano, diventiamo misura dello stesso e di noi stessi.
Al di là delle somiglianze formali e dalle scelte stilistiche che i tre artisti compiono, a colpirci è proprio questa volontà di co-costruzione del senso che i tre artisti propongono allo spettatore: il tempo non è mai un concetto dato, assoluto, enunciato, ma deve sempre essere compreso assieme a chi osserva, che diviene misura di sé stesso e del fluire temporale. Ci ritroviamo immersi in questa dimensione, in cui gli artisti ci invitano ad entrare e diventiamo coprotagonisti delle opere, in un’operazione interpretativa dal forte sapore postmoderno.
Ancora una volta non si tratta del tempo, ma dei diversi tempi che ciascuno di noi osserva e comprende ammirando le opere in mostra, confrontandosi con gli artisti e con sé stesso.
Aldo Torrebruno



Dialogos de Maya Lopez Muro 
La velocità con cui il tempo scorre per ciascuno di noi, che ovviamente è un concetto diverso dal matematico scorrere dei secondi che si succedono uno uguale all’altro, richiama la differenza tra tempo e durata, di bergsoniana memoria. Da un lato infatti abbiamo il tempo della scienza, osservabile, misurabile, analitico, certo, ma anche asettico nel suo succedersi concatenato; dall’altro quel coacervo di sensazioni e stati mentali, che ognuno di noi vive non in maniera sequenziale e matematicamente scomponibile, ma come un continuo fluire, sulla cui velocità percepita è enorme l’influsso dello stato psichico di ciascuno. Lo stesso evento, che il tempo misura come identico, può avere durata estremamente differente per ciascun essere umano che abbia occasione di viverlo: a volte pochi minuti sembrano un’eternità che non vuole saperne di passare e il tempo sembra letteralmente sospeso, altre volte intere ore volano via, senza che ne abbiamo percezione, convinti che siano passati pochi attimi. Ognuno di noi ha avuto esperienza di questa differenza, che rappresenta uno dei grandi misteri dell’uomo e della sua mente: il tempo che cerchiamo costantemente di ingannare finisce sempre per ingannare noi, allontanandosi praticamente sempre, nella percezione di ognuno, dal semplice dato misurabile. Bergson concludeva che la durata è l’unico tempo che esiste per ciascuno di noi: sicuramente è l’unico che possiamo percepire direttamente, per il quale non abbiamo bisogno di astrazione – come invece accade col tempo della scienza – per misurare ogni singolo attimo.

Curatela
Curatela
Anna Epis e Aldo Torrebruno








martes, 17 de enero de 2023

RETRATO CON SOMBRERO 17-01-2023-Il Graffiacielo- Italia-EDIFICANDO PROGETTO INTERNAZIONALE DI CAPPELLI DI CARTA

EDIFICANDO
PROGETTO INTERNAZIONALE DI CAPPELLI DI CARTA
 EDIFICANDO “Cappelli di Carta” è un Progetto di Arte Postale organizzato dallo Studio d’arte il Graffiacielo di San Giovanni Valdarno a cura di Maya Lòpez Muro e del Gruppo Colettivo Artistico, che convoca ad artisti, mail artisti, allievi di scuole e giardini materni, studenti degli istituti d’arte e comunicazione e pubblico in generale di tutto il mondo, a partecipare inviando una immagine che risponda e raggiungere lo obiettivo collettivo di ogni proposta, Edificare la nostra identità e il nostro pensiero tramite l’immagine collegando questo senso ai cappelli fatti in carta di giornale realizzati dai muratori e pittori (facendo le sue opere).
Fra i progetti realizzati dal 2011 i temi proposti ai partecipanti sono stati “Edificando Pace”, “Orto postale seminando una immagine”,”Io dico No all’abbandono” realizzato con la collaborazione di ENPa Valdarno, Ritratto con cappello di carta.

Il pensiero del Progetto EDIFICANDO ci riporta ai tempi attuali,
dove l'uso quotidiano delle cose cancella l’acutezza e sensibilità creativa.
Pianificare, costruire, seminare, irrigare, dare cibi, 
raccogliere piccoli sassi, incollare scatoline per fare
una città…intima…
aprire una porta e guardare ogni giorno… 
irrigare, dare cibi, ed ancora…
raccogliere piccole pietre, 
lasciare un segno, dare senso ad altre cose, 
aprire la porta e meravigliarti …
E dalla memoria creare una nuova immagine piegando fogli 
Incollando e facendo mattoni uno ad uno sotto il sole e la pioggia, 
con il cappello di carta di giornale in testa. 
Semplice dove "l’immagine vale più che dire mille parole"


Il 17-01-2023 è il 1.000.060esimo anniversario dell'arte.
Lo studio d’arte Il Graffiacielo invita a partecipare alla Edizione 2023 di Edificando RITRATTO CON CAPPELLO DI CARTA
Realizzare un semplice cappello di carta giornale, scrivere con pennarello la data 17-01-2023.
e scattarsi una foto ritratto .





Il compleanno dell'arte. Net - un evento annuale di scambio artistico celebrato il 17 gennaio da una vasta raccolta di artisti e organizzazioni di artisti di tutto il mondo.
"Art's Birthday" è un evento annuale proposto per la prima volta nel 1963 dall'artista francese Robert Filliou.
Filliou ha proposto per la prima volta "Art's Birthday" nel 1963. Ha suggerito che 1.000.000 di anni fa non esisteva l'arte. Ma un giorno, il 17 gennaio per la precisione, nasce l'Arte. Filliou dice che è successo quando qualcuno ha lasciato cadere una spugna asciutta in un secchio d'acqua. Ha anche proposto un giorno festivo per celebrare la presenza dell'arte nelle nostre vite. Art's Birthday è stato celebrato pubblicamente per la prima volta nel 1973 ad Aquisgrana (cioè Aix-la-Chapelle), in Germania, e contemporaneamente a Parigi, in Francia.Ha suggerito che 1.000.000 di anni fa non esisteva l'arte. Ma un giorno, il 17 gennaio per la precisione, nasce l'Arte. Secondo Filliou, è successo quando qualcuno ha lasciato cadere una spugna asciutta in un secchio d'acqua.

Filliou ha proposto un giorno festivo per celebrare la presenza dell'arte nelle nostre vite. Negli ultimi anni, l'idea è stata ripresa da una vasta rete di artisti e amici in tutto il mondo. Ogni anno l'Eternal Network si evolve per includere nuovi partner - lavorando con le idee di scambio e telecomunicazioni-
art