martes, 26 de diciembre de 2023

PUNTO D'INCONTRO 2023- Esseri Senza Esserci XVI- Performance Enzo Corren...

SAN GIOVANNI VALDARNO
PUNTO D’INCONTRO NATALE 2023 CON L’’ARTE POSTALE
ESSERCI SENZA ESSERCI & COME PESCI SENZA ACQUA

Arriva a San Giovanni Valdarno la Mostra internazionale di Mail Art “eSSeRCi SeNZa eSSeRCi” XVI edizione curata dagli artisti Enzo Correnti e Guroga. Alla mostra partecipano 211 mail artisti con circa 500 opere provenienti dall’Italia, Spagna, Belgio, Germania, Austria, Canada, USA, Francia, Giappone, Inghilterra, Tristan De Cunha (UK), Bielorussia, Brasile, Danimarca, Singapore, Serbia, Argentina, Turchia, Austria, Venezuela, Russia, Messico.
La mail art è una pratica artistica d'avanguardia che consiste nell'inviare per posta a uno o a più destinatari opere generalmente di piccolo formato, cartoline, buste, e simili, rielaborate. Questa forma d’arte è anche conosciuta con il termine di arte postale.
La XVI edizione “eSSeRCi SeNZa eSSeRCi” 2023 si presenta il sabato 22 e domenica 23 Dicembre allo Studio d’Arte IL Graffiacielo a San Giovanni V.no. insieme a i MAXI Francobolli XXL “Come pesci senza acqua” realizzati insieme dagli artisti Claudio Jaccarino del laboratorio di Cromografia di Milano e Maya Lopez Muro.
eSSeRCi SeNZa eSSeRCi 2023 (XVI edizione) 
COLLETTIVO T.R.I.S PERFORMANCE : TRIS PER ESSERCI con Enzo Correnti- Murat Onol- Ina Ripari
ENZO CORRENTI (l’uomo carta)

La mostra si potrà visitare dalle ore 18 alle 20 con ingresso libero e gratuito nello studio della artista argentina residente in Valdarno in via Luccheria N° 80


eSSeRCi SeNZa eSSeRCi 2023 (XVI edizione) COLLETTIVO T.R.I.S. Performanc...


SAN GIOVANNI VALDARNO
PUNTO D’INCONTRO NATALE 2023 CON L’’ARTE POSTALE
ESSERCI SENZA ESSERCI & COME PESCI SENZA ACQUA

Arriva a San Giovanni Valdarno la Mostra internazionale di Mail Art “eSSeRCi SeNZa eSSeRCi” XVI edizione curata dagli artisti Enzo Correnti e Guroga. Alla mostra partecipano 211 mail artisti con circa 500 opere provenienti dall’Italia, Spagna, Belgio, Germania, Austria, Canada, USA, Francia, Giappone, Inghilterra, Tristan De Cunha (UK), Bielorussia, Brasile, Danimarca, Singapore, Serbia, Argentina, Turchia, Austria, Venezuela, Russia, Messico.
La mail art è una pratica artistica d'avanguardia che consiste nell'inviare per posta a uno o a più destinatari opere generalmente di piccolo formato, cartoline, buste, e simili, rielaborate. Questa forma d’arte è anche conosciuta con il termine di arte postale.
La XVI edizione “eSSeRCi SeNZa eSSeRCi” 2023 si presenta il sabato 22 e domenica 23 Dicembre allo Studio d’Arte IL Graffiacielo a San Giovanni V.no. insieme a i MAXI Francobolli XXL “Come pesci senza acqua” realizzati insieme dagli artisti Claudio Jaccarino del laboratorio di Cromografia di Milano e Maya Lopez Muro.
eSSeRCi SeNZa eSSeRCi 2023 (XVI edizione) COLLETTIVO T.R.I.S PERFORMANCE : TRIS PER ESSERCI con Enzo Correnti- Murat Onol- Ina Ripari

La mostra si potrà visitare dalle ore 18 alle 20 con ingresso libero e gratuito nello studio della artista argentina residente in Valdarno in via Luccheria N° 80


eSSeRCi SeNZa eSSeRCi -XVI edizione - Punto D'incontro-Come pesci senza ...


SAN GIOVANNI VALDARNO
PUNTO D’INCONTRO NATALE 2023 CON L’’ARTE POSTALE
ESSERCI SENZA ESSERCI & COME PESCI SENZA ACQUA

Arriva a San Giovanni Valdarno la Mostra internazionale di Mail Art “eSSeRCi SeNZa eSSeRCi” XVI edizione curata dagli artisti Enzo Correnti e Guroga. Alla mostra partecipano 211 mail artisti con circa 500 opere provenienti dall’Italia, Spagna, Belgio, Germania, Austria, Canada, USA, Francia, Giappone, Inghilterra, Tristan De Cunha (UK), Bielorussia, Brasile, Danimarca, Singapore, Serbia, Argentina, Turchia, Austria, Venezuela, Russia, Messico.
La mail art è una pratica artistica d'avanguardia che consiste nell'inviare per posta a uno o a più destinatari opere generalmente di piccolo formato, cartoline, buste, e simili, rielaborate. Questa forma d’arte è anche conosciuta con il termine di arte postale.
La XVI edizione “eSSeRCi SeNZa eSSeRCi” 2023 si presenta il sabato 22 e domenica 23 Dicembre allo Studio d’Arte IL Graffiacielo a San Giovanni V.no. insieme a i MAXI Francobolli XXL “Come pesci senza acqua” realizzati insieme dagli artisti Claudio Jaccarino del laboratorio di Cromografia di Milano e Maya Lopez Muro.
La mostra si potrà visitare dalle ore 18 alle 20 con ingresso libero e gratuito nello studio della artista argentina residente in Valdarno in via Luccheria N° 80

lunes, 18 de diciembre de 2023

TRANSITO ARTE CORREO N°8 - Espacio creación un Proyecto de Pedro Gonzalv...


TRANSITO ARTE CORREO N°8- Un proyecto de Pedro Gonzalevez Garcia- Pontevedra- España.
Con la participaciòn de
janyce soares de oliveira
carlos botana
sabela baña
maya lópez muro
david dellafiora
ferran destemple
antonio gómez
alfonso aguado ortuño
ignacio navarro cortez 
mónica s. vergara

viernes, 15 de diciembre de 2023

The True Story Of Amarena-"Memorial" in Ricordo di Mamma Orsa Amarena a ...


"The True Story Of Amarena"
Una Mostra d'Arte condivisa
"Memorial" in Ricordo di Mamma Orsa Amarena
a cura di Gabi Minedi
Invito aperto a tutti
Anteprima / Sabato 16 Dicembre 2023 dalle ore 15.00 
presso la Fondazione "Il Giardino di Maria",
Strada provinciale, 6 Colledoro di Castelli 64041 (Teramo)
San Benedetto Dei Marsi L'Aquila 31 Agosto 2023 
L’Orsa Amarena, colpita ai polmoni con un unico proiettile mortale di fucile, 
è deceduta per emorragia interna per colpa della cattiveria dell’uomo.
"The True Story Of Amarena" - un progetto condiviso e una mostra internazionale a Colledoro di Castelli (TE). La Mostra-Evento Memorial di Amarena è stata Ideata, Curata e Prodotta da Gabi Minedi-Artista Internazionale di origini Abruzzesi conosciuta in tutto il Mondo per i suoi personaggi ironici, beffardi e ribelli che combattono un mondo assurdo fatto di cattiverie e malelingue-in Collaborazione con il Gurubù Garage '77 di Roma, Sandro Bongiani, Ruggero Maggi e Gianni Romeo.

La condizione infame della monotonia 
e l’ossessione della sopravvivenza.
Presentazione  di Sandro  Bongiani, 11 dic. 2023

Viviamo una situazione decisamente anestetizzata e provvisoria che non permette una riflessione seria  della nostra precaria e inquieta condizione.  La monotonia e  l'attenzione   ansiosa e assillante verso il denaro e il successo costringe l’attuale società alla  depressione e  all'inerzia  delle idee. Una situazione del vivere omologata costretta  a condividere  la prigione e l’inganno. Una condizione della società votata alla costrizione, che cerca ossessivamente il piacere immediato e la violenza per lasciare un qualsiasi segno della sua precaria e malandata presenza. La vita di ogni essere umano relegata come messinscena a “una farsa”, dove esserci è importante “perché così siamo” in questo povero pianeta ormai di nessuno. Un mondo decisamente ribaltato al contrario in cui la cattiveria e l’inganno prevalgono sui sentimenti e la salvaguardia della dignità dell’altro.
Sovraprestazioni, sovracomunicazione, sovrastimolazione, sono, secondo il filosofo coreano Byung-Chul Han, le caratteristiche del nostro presente.  La società senza dolore e della sopravvivenza dove “il corpo acquista potere là dove lo spirito si ritira”.  Un corpo fragile, ipersensibile e rinunciatario, ossessionato solo dall’idea di sopravvivere. Nel mondo di oggi, “dell’l’inferno dell’Uguale” siamo prigionieri della società della depressione dalla quale è stata eliminata ogni alterità e certezza.
Per la dignità di un qualsiasi essere la vita non può essere questa!!! Ormai tutto è possibile; uccidere o violentare un proprio simile, devastare il proprio ambiente, accanirsi con violenza persino contro i più deboli. Insomma, il problema sta tutto in questa condizione decisamente dissociata dai buoni principi e dal rispetto dell’altro. L'animo umano non finisce mai di stupire con i peccati e la cattiveria che da migliaia di secoli si porta addosso. Ancora un infame tiranno padrone del destino degli altri annienta e violenta continuamente i suoi simili e non contento gode uccidendo persino gli animali calpestando la vita e riducendo tutto ciò che tocca in tormento. Che fare? Nessuna speranza, nessuna certezza a questa immane catastrofe, solo incertezza di povere pagine sporche di sangue, di cupa vita vissuta e di aria putrida che aleggia di morte.


L'Orso Bruno Marsicano è il simbolo dell'Abruzzo e del suo Fantastico Parco Nazionale, unico al Mondo per Bellezza e Storia. Nei suoi Paesaggi da sogno sono stati girati Film Capolavoro come "Il nome della Rosa" e "Ladyhawke". 
Amarena amante delle dolci amarene era tutti noi! La sua morte ha sconvolto l'opinione pubblica e soprattutto gli animi degli Artisti Internazionali più sensibili perchè Amarena era socievole e molto protettiva con i suoi dolcissimi Orsacchiotti.
Artisti dall' Italia, America, Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Finlandia, Francia, Perù, Germania, Giappone, India, Inghilterra, Messico, Normandia, Perù, Polonia, Russia, Spagna, Svizzera, hanno ricordato Amarena con Poesie, Lettere, Opere Pittoriche, Libri d'Arte, Francobolli, Sculture, Ceramiche e Opere di Mail Art.
I ragazzi del Liceo Artistico Cesare Battisti di Velletri Roma e dell' Istituto Comprensivo Schweitzer di Termoli, sensibilizzati dalle loro Insegnanti Carla Di Pardo e Nadia Lolletti, hanno dipinto Mamma Amarena "Affinchè l'Uomo Impari a Rispettare e a Convivere con gli Orsi e tutti gli abitanti del bosco e di questo meraviglioso Pianeta"









sábado, 2 de diciembre de 2023

TCHELLO D'BARROS "CONVERGENCIAS" - DESDE EL SIGNO por FERRAN DESTEMPLE -...

Il Centro de Poesía Visual de Berja (CPVB) em assocciación com el Studio d’Arte Il Graffiacielo, de San Giovanni Valdarno (Arezzo, Italia), presentan en CPVB la exposición individual, retrospectiva e itinerante "CONVERGENCIAS | La Poesía Visual de Tchello d'Barros", con una selección de 40 poemas visuales. Com curadoria de Maya Lòpez Muro (Italia) y texto de Ferran Destemple (España), la muestra cuenta com producción local de Francisco Escudero y se inaugura el 29 de noviembre de 2023 y se podrá visitar hasta el 29 de diciembre de 2023.
SERVICIO
Exposición: ''Convergencias - La Poesía Visual de Tchello d'Barros''
Artista: Escritor y artista visual Tchello d'Barros (BRA)
Curadoria/Producción: Maya Lòpez Muro (ITA)
Texto curatorial: Ferran Destemple (ESP)
Coordinación: Francisco Escudero (ESP)
Inauguración: 29.Nov.2023
Visitación: hasta 29.Dic.2023
Local: Sala Molino del Perrillo
Biblioteca Municipal de Berja
Dirección: Calle Agua nº 39
Berja/Almería, España
Entrada libre – para todas las edades
LA EXPOSICIÓN
“Convergencias” es un proyecto multimedia que presenta la creación de Poesía Visual del artista multimedia brasileño Tchello d'Barros, en diversos soportes y medios como Libro, Video, Instalación, Internet, Proyecciones en espacios públicos y esta exposición física, cuya itinerancia ha ya pasó por 21 instituciones culturales en Brasil y también ha sido exhibido en Serbia, Chile, Portugal, Mexico, Italia y Uruguay. La exposición presenta una selección retrospectiva de obras creadas a lo largo de 2 décadas, con poemas visuales en imágenes gráficas impresas en Laser. Para esta versión de la exposición se optó por mostrar obras que favorezcan reflexiones sobre la vida cotidiana, abordando principalmente temas que transitan entre la naturaleza humana y la sociedad contemporánea.
DEPOIMENTO DEL ARTISTA
“Considero el recurso del poema visual un lenguaje adecuado para tratar temas siempre actuales (vida social, fe, amor, relaciones humanas, epifanias cotidianas etc.) y de interés general de la sociedad. Además de las cuestiones de forma o diseño, hay ese desafío incitador de dialogar con otros lenguajes, como la literatura, las artes gráficas, el collage, la fotografía, el grabado digital etc. Y, a pesar del mundo virtual, sigo adoptando la estrategia de llevar al público las imágenes que he creado, en formato de exposiciones físicas, presenciales, lo que permite un mayor contacto con la gente, que en general todavía sabe poco sobre esta modalidad híbrida de expresión, plástica ya la vez literaria, tan practicada hoy en todos los continentes. Me quedo feliz por exponer mis obras em la España, país que um día hizo um recorrido por sus principales ciudades. Y esta exposición que ahora se realiza en Berja, converge con la tradición española en la Poesía Visual internacional” - destaca Tchello d'Barros.
y libros didácticos.


Introducción a la poética de Tchello d’Barros. Ferran Destemple
"Abandonado el símbolo y aceptado el signo como elemento constituyente de nuestra realidad contemporánea, no podemos sino observar cómo en determinadas manifestaciones artísticas de la modernidad sus componentes, significado y significante, se escinden para autoemanciparse. Tal sería el caso, por ejemplo, de la escritura asémica (que elimina todo significado, todo sentido). Otro caso bien notable es el de la poesía fonética y sonora que se centra también en la forma, huyendo de todo contenido semántico.
Sin embargo, en la llamada poesía visual, ocurre un fenómeno opuesto. Significante y significado se fusionan con tal fuerza que son indisociables, ya que la forma también conlleva sentido, y el contenido semántico solo es comprensible si adopta una forma determinada.
Decía el poeta Joan Brossa que la poesía visual no es dibujo ni pintura, que la poesía visual es un servicio a la comunicación. Bien pudiera ser, pero (y aun asumiendo que el mensaje y la comunicación son fundamentales en este tipo de poesía) no creo que el arte deba estar al servicio de la comunicación, sino más bien al contrario: la comunicación (o la incomunicación en otros casos) debería estar al servicio del arte.

Y aquí entramos en el terreno que Tchello d’Barros frecuenta con sus obras de poesía visual. Entramos en un territorio que nuestro poeta domina, donde expone sus inquietudes y el resultado de sus indagaciones formales. Porque es la forma el primer tema de cualquier poeta, y Tchello centra gran parte de sus esfuerzos artísticos en las investigaciones y el trabajo con el lenguaje.
Estas investigaciones van desde la forma pura de la escritura, desde la escritura como signo mudo, como significante vacío, pasando por la poesía concreta, el arte conceptual, los caligramas, cierta manera de entender el aforismo y, como no, su forma personal de desarrollar la poesía visual.
Su poesía visual está contaminada de casi todos los aspectos que he mencionado anteriormente. No es un tipo de poesía restrictiva ni purista sino, que al contrario, utiliza todas las posibilidades estilísticas que tiene a su disposición y no renuncia a ningún medio expresivo, sino que los adapta a sus propios fines.

No tiene ningún reparo en apropiarse de signos y códigos lingüísticos convencionales para reutilizarlos en su cometido poético. Se acentúa, entonces, la tensión entre texto e imagen hasta que consigue una total fusión entre ellos, una total armonía.
Dos notas importantes todavía respecto a la poesía visual de Tchello d’Barros: la primera es que el autor completa el sentido del poema gracias a los títulos que utiliza. La segunda es que utiliza un elegante y sobrio blanco y negro, rechazando el “uso seductor de los colores”.
Como ya hemos visto, nuestro poeta es un alquimista de la forma, pero no es una formalidad retórica, ensimismada, sino que, como explica otro gran poeta, Claudio Mangifesta, podemos observar tres preocupaciones básicas en los poemas de d’Barros: la
identidad contemporánea (que refleja la complejidad de las relaciones humanas), las cuestiones sociales y políticas que le rodean (con un cierto tono crítico y ácido hacia nuestra sociedad alienada) y el paso del tiempo.

Estas tres temáticas, además de la del lenguaje poético, no son compartimentos estancos sino que se mezclan y se confunden, realzando la complejidad de los poemas, que están sazonados de la inevitable subjetividad, humor e ironía.
La poesía visual ya tiene un largo recorrido histórico y ha demostrado que no siempre la palabra es suficiente, que en ocasiones es más útil fusionarlas con otros códigos, que en ocasiones hay que indagar en nuevos territorios, en zonas desconocidas. El lenguaje debe evolucionar con relación a los tiempos que le toca vivir y adecuarse a la vida contemporánea. La poesía visual también ha sido un ejemplo de la interrelación entre la ética y la estética, y en numerosas ocasiones se ha utilizado como elemento de comunicación y difusión de ideas, ejemplificando el difícil equilibrio entre la denuncia y la obra artística.
Para terminar con esta breve introducción al mundo poético de Tchello d’Barros remarcar que el poeta utiliza toda clase de medios para expandir su obra. Medios que pasan por las clásicas exposiciones y las instalaciones artísticas; por las publicaciones en revistas, periódicos, colecciones y antologías; por las proyecciones en eventos; por la estampación en camisetas, en pegatinas; por los videos; por las conferencias, talleres y cursos; por las performances; por espacios en Internet..., por todo aquello que ofrezca una oportunidad para desarrollar y enriquecer su quehacer poético."


TCHELLO D'BARROS - "CONVERGENCIAS" Poesia Visual - Centro de Poesia Vis...


El Centro de Poesía Visual de Berja (CPVB) en assocciación con el Studio d’Arte Il Graffiacielo, de San Giovanni Valdarno (Arezzo, Italia), presentan en CPVB la exposición individual, retrospectiva e itinerante "CONVERGENCIAS | La Poesía Visual de Tchello d'Barros", con una selección de 40 poemas visuales. Con la curadoria de Maya Lòpez Muro (Italia) y texto de Ferran Destemple (España), la muestra cuenta con producción local de Francisco Escudero y es inaugura el 29 de noviembre de 2023 , se podrá visitar hasta el 29 de diciembre de 2023.
Exposición: ''Convergencias - La Poesía Visual de Tchello d'Barros''
Artista: Escritor y artista visual Tchello d'Barros (BRA)
Curadoria/Producción: Maya Lòpez Muro (ITA)
Texto curatorial: Ferran Destemple (ESP)
Coordinación: Francisco Escudero (ESP)
Inauguración: 29.Nov.2023
Visitación: hasta 29.Dic.2023
Local: Sala Molino del Perrillo
Biblioteca Municipal de Berja
Dirección: Calle Agua nº 39
Berja/Almería, España
Entrada libre – para todas las edades
LA EXPOSICIÓN
“Convergencias” es un proyecto multimedia que presenta la creación de Poesía Visual del artista multimedia brasileño Tchello d'Barros, en diversos soportes y medios como Libro, Video, Instalación, Internet, Proyecciones en espacios públicos y esta exposición física, cuya itinerancia ha ya pasó por 21 instituciones culturales en Brasil y también ha sido exhibido en Serbia, Chile, Portugal, Mexico, Italia y Uruguay. La exposición presenta una selección retrospectiva de obras creadas a lo largo de 2 décadas, con poemas visuales en imágenes gráficas impresas en Laser. Para esta versión de la exposición se optó por mostrar obras que favorezcan reflexiones sobre la vida cotidiana, abordando principalmente temas que transitan entre la naturaleza humana y la sociedad contemporánea.

MURO POÉTICO: EL LABERINTO VERBAL
por Maya Lòpez Muro*
Para quienes no conocen la Poesía Visual, a través de las obras de Tchello d’Barros se puede adentrar de manera segura en esa convergencia que parece mágica, una verdadera alquimia donde el espectador abre su mirada a la obra y la obra se ofrece sin ningún obstáculo. Como en un devenir, una simbiosis que termina por capturarte y entrar inconscientemente en la comunicación visual, entendiendo e interpretando con la inocencia de un niño, como en un cuento de hadas, lo que el poeta quiso expresar con sus signos y símbolos.
La Poesía Visual de Tchello se presenta como un hilo conductor que nos revela el misterio que marca el camino recorrido en el laberinto y por tanto una fácil salida. En este camino visual que marca el hilo rojo de Ariadna, por la mano de Tchello y de su poesía podemos encontrar la salida a una situación complicada.
Al mismo tempo, Tchello con su Arquitectura Fratal nos revela la salida.
El laberinto como lugar arquitectónico siempre ha sido definido como la metáfora de un problema del que no hay salida. Según el escritor argentino Jorge Luis Borges, el laberinto es un edificio construido para confundir a los hombres."
¿Y cómo se sale del laberinto? A la entrada del laberinto, basta con colocar la mano contra la pared que mira hacia afuera y caminar sin quitarla nunca - para no perder la orientación - siempre siguiendo la pared tocándola con la mano. En nuestro caso de la Poesía Visual de Tchello, basta seguir con la mirada los signos y símbolos visuales, encuentro entre texto e dibujos, letras con figuras, palabras con imágenes, literatura con arte visual, seguir el mensaje del autor. Después de eso, vemos la luz.
En esta exposición las obras juegan entre sí como en un gran poema visual, son cada una parte de un gran rompecabezas donde la lectura se hace en todas direcciones porque funciona y si se interpreta en redondo, como un poema visual pleno, vital y completo.
INSTALACIÓN: Muro Poético / Laberinto Verbal
Defino la serie de poesía visual de Tchello como un muro poético: el laberinto verbal. Este símbolo no siempre aparece igual y en muchos casos el espectador/lector dispone de varias claves para comprender su significado, para descifrar sus implicaciones. Tchello nos da algunas de estas llaves del mismo modo que nos da otras para entrar al laberinto. De hecho: las palabras visuales más utilizadas en sus obras de poesía visual son sus preocupaciones centrales. Se trata de conceptos elementales, llenos de diferentes significados y tonos, que sirven para guiarnos en sus lecturas, de la misma manera que una señal o una flecha, o un hilo rojo nos guía en una encrucijada para elegir el camino o dirección a seguir. Pero en mi opinión la primera sugerencia es leer la obra en todas sus direcciones, al final la lectura nos llevará a un punto convergente.
Tchello explota los símbolos proporcionados por la tradición, la iconografía, la literatura, la filosofía, la ciencia, la vida cotidiana y crea su propio lenguaje haciendo de sus poemas visuales un símbolo muy personal y esto se debe a que, gracias a la poesía visual, expresa la propia visión de la existencia humana.
En este mundo de convergencias o laberinto verbal del muro poético, lo más probable es perderse, perder el hilo y morir sin haber entendido nada.
Estos laberintos que aparecen y que pueden ser temporales, espaciales o retrospectivos son una metáfora de otro laberinto más grande y también indescifrable: el Universo. Pero Tchello simplemente nos da la clave para ver la luz de la salida y la clave para comprenderla e interpretarla, incluso cuando estoy convencido de que proyecta y materializa su visión del mundo en una mirada interior caótica pero esperanzadora. El resultado de esta alquimia es evidente, ya que la angustia de sentirse perdido sólo tiene un significado mágico, metafísico, como si al final del viaje nos encontráramos en un espacio místico y desconocido. El ser humano transita por la vida/laberinto hasta llegar, a través de pruebas existenciales, al conocimiento, en un proceso de evolución desde la imagen hacia la interioridad de sí mismo o viceversa. Y es aquí donde aparece la representación visual del muro poético en la instalación que presenta Tchello en su exposición individual, abordando este mundo y transmitiendo ese conocimiento a través de la poesía visual. Lo más importante no es el final del viaje sino lo que vamos recogiendo, acumulando y aprendiendo en el camino para poder comunicarlo. Así, el muro poético representa el origen del alfa y la omega, el caos del mundo, la prisión en la que está encerrada el alma, la madeja indescifrable de un hilo dinámico que hay que desenredar y finalmente encontrar y fijar la punta, el hilo rojo. de vida que conecta a quienes están destinados a encontrarse, sin importar el tiempo, el lugar o las circunstancias.
Una madeja desordenada de hilo rojo entra como un embudo en la mente de Tchello, sus ideas y el mundo desordenado en el que vivimos. Pero Tchello encuentra la punta del hilo, ese hilo rojo de Ariadna y ordena todas las piezas de los grandes "rompecabezas" contemporáneos construyendo y arquitectando sus poemas visuales. Ese hilo que nos une en la poesía visual y en la vida y nos hace encontrarnos en un mismo punto, un hilo universal y punto de encuentro donde convergen todas las ideas, dudas, sensaciones y sentimientos, pensamientos y todas las direcciones.
Como dijo Borges: "Yo saldré del laberinto cuando todos los demás lo hagan".
*Maya López Muro – artista e curadora
San Giovanni Valdarno, Itália - 2023




viernes, 24 de noviembre de 2023

NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE-Il Graffiacielo-Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

DOMENICO ZIPOLI - El misionario musico - Mostra collettiva a cura di Car...


Nell'ambito del XIII Festival Zipoli. L'inaugurazione della mostra domenica 18 novembre alle 17 al Museo di San Domenico
El misionero músico. Immagini per Domenico Zipoli. La prima mostra d’arte e documenti sul musicista pratese
L'esposizione è a cura di Carlo Palli.
Una delle principali novità di questa edizione del festival dedicato al massimo musicista pratese della storia - l’organista, compositore, missionario gesuita Domenico Zipoli (nato nel 1688 e morto a Cordoba in Argentina nel 1726) – è costituita dall’organizzazione di una mostra di arte e documenti a lui dedicata, curata da Carlo Palli. Circa 70 artisti sia italiani che stranieri appartenenti a vari indirizzi stilistici dell’arte contemporanea hanno accolto la sollecitazione di Carlo Palli, notissimo gallerista, collezionista, esperto d’arte pratese, realizzando dipinti, sculture e opere di assemblaggio, ispirate al personaggio Domenico Zipoli, alla sua splendida musica, alla sua singolare e affascinante vicenda umana. A complemento della mostra saranno esposti anche documenti, articoli, saggi, libri, partiture, dischi, cd e quant’altro possa aiutare il visitatore a meglio comprendere il maestro pratese, ancora poco conosciuto nella sua terra d’origine.
Il finissage della mostra è previsto martedì 19 dicembre alle ore 17 presso la chiesa e il Museo di San Domenico. Nell’occasione sarà presentato il Catalogo della mostra e Gabriele Giacomelli, direttore artistico del Festival Zipoli e organista di fama internazionale, suonerà alcuni brani di Zipoli al monumentale organo barocco della chiesa, attualmente bisognoso di un profondo restauro. L’inaugurazione della mostra " El misionero músico. Immagini per Domenico Zipoli" è stata posticipata da domenica 12 a domenica 19 novembre nel rispetto delle priorità causate dall’emergenza che ha colpito la nostra città. Apertura del Museo di San Domenico: giovedì, venerdì, sabato ore 15:30-18.
Come è noto il Festival Zipoli si estende dall'11 novembre 2023 al 5 gennaio 2024 con diversi appuntamenti organizzati dagli assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione dei Comuni di Prato e Carmignano, con il contributo della Regione Toscana, della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e di Cosima Maggi, Personal Financial Advisor.
In collaborazione con associazione Prato per Zipoli, Diocesi di Prato, Cattedrale di S. Stefano, Musei diocesani-Museo di San Domenico, Scuola Comunale di Musica Verdi, Camerata Strumentale Città di Prato, Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Domenico, Parrocchie dello Spirito Santo e di San Giusto, Parrocchia di Artimino, Rotary Club, Lions Club, Associazione Pratese Amici dei Musei, Basilica di San Petronio di Bologna, Museo di San Colombano di Bologna, Massimo Drovandi Restauri. La direzione artistica è di Gabriele Giacomelli.







domingo, 5 de noviembre de 2023

RYOSUKE COHEN MEETING IL GRAFFIACIELO ITALIA- FRACTAL PORTRAIT PROJECT c...


PUNTO DI INCONTRO a cura di Maya Lopez Muro
11/12 Ottobre-2023   Studio Il Graffiacielo a San Giovanni Valdarno (AR)Italia. 
 RYOSUKE COHEN 
    “Fractal portrait”
 (“Ritratto frattale”) ritratti e silhouette del corpo dei suoi amici in occasione del meeting.

lunes, 30 de octubre de 2023

RYOSUKE COHEN MEETING Il Graffiacielo Italia 2023 - "Punto D'incontro La...


RYOSUKE COHEN MEETING Il Graffiacielo Italia 2023 - "La Busta scambio di mail Art"-
Scambio d'opere fra gli artisti presenti al meeting Punto D'Incontro
Con :
Enzo Correnti- Sandro Bongiani-Laura Pintus- Renata & Giovanni Stradadà- Claudio Grandineti-Ina Ripari-Chiara Bertoncello-_guroga- Lucia Longo- Antonio Conte -Angela Caporaso -Ana Boschi Cermasi- Maya Lopez Muro





























RYOSUKE COHEN MEETING IL GRAFFIACIELO ITALIA 2023 -TALLER DEL SOL CESAR...













domingo, 29 de octubre de 2023

RYOSUKE COHEN MEETING IL GRAFFIACIELO ITALIA- PUNTO D'INCONTRO- FRACTAL PORTRAIT PROJECT-2023


PUNTO DI INCONTRO a cura di Maya Lopez Muro
11/12 Ottobre-2023   Studio Il Graffiacielo a San Giovanni Valdarno (AR)Italia. 
 RYOSUKE COHEN 
    “Fractal portrait”
 (“Ritratto frattale”) ritratti e silhouette del corpo dei suoi amici in occasione del meeting.

Nato nel 1948 a Osaka, in Giappone, Ryosuke Cohen, è certamente l’autore giapponese più̀ longevo e per certi versi, anche il più̀ interessante e attivo nel network internazionale di chiunque altro per la diffusione capillare della pratica Mail artistica.
È stato responsabile del progetto di mail art Brain Cell che ha iniziato nel giugno 1985 e conta migliaia di membri di tutto il mondo.
Cohen adopera una tecnica personale utilizzando immagini, timbri, etichette, collage ed altro materiale spediti da centinaia di artisti di tutto il mondo. Così facendo gli autori di tali opere collaborano al suo planetario progetto nella realizzazione di art works “Cellule Cerebrali Fractal” che oramai lo caratterizzano da anni facendolo definire dalla critica come un punto di riferimento e baluardo del movimento di Mail Art. Le sue opere ed i suoi progetti sono stati esposti nei musei più prestigiosi del mondo e moltissimi archivi custodiscono una sua pregiatissima documentazione.

 Dopo “Brain Cell”, nell'agosto 2001 ha iniziato anche un altro progetto chiamato “Fractal Portrait Project”, iniziato in Italia al fine di realizzare più̀ proficuamente il concetto di “Brain Cell”, facendo ritratti e Silhouette (face and body) agli amici artisti incontrati in questi anni nei in diversi incontri (Meetings) in tutto il mondo. 
Secondo Ryosuke Cohen, “Brain Cell” è come la struttura di un cervello visto al microscopio, ci appare come lo schema della rete con migliaia di neuroni accumulati e ramificati insieme proprio come il Network dell’arte postale. Praticamente è il risultato di un complesso intreccio di cellule nervose del cervello, un progetto senza fine, perché, “ciò che nasce dal “flusso” Dada, Fluxus e Mail Art è l’unico modo per realizzare la nuova arte del domani”. Un’arte marginale che implica la collaborazione e la partecipazione globale degli artisti come strategia primaria per costruire l’opera. 

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Fractal Portrait

LAURA PINTUS





 




GIOVANNA CAROTTI 











ENZO CORRENTI








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CLAUDIO GRANDINETTI













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GIOVANNI STRADA






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ROBERTO KEPPLER
















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FOTOGRAFIA
Enzo Correnti
Maya Lòpez Muro
VIDEO
Il Graffiacielo
Maya Lopez MUro