-TRIBUTO A CLEMENTE PADIN
- IL GRAFFIACIELO Italia-19 Ottobre 2025
MOSTRA INTERNAZIONALE DI MAIL ART OIMA-ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DI MAIL ARTISTI-
MURO POETICO PER NON DIMENTICARE-
TRIBUTO A CLEMENTE PADIN
Oggi con questa installazione nel parco "PAN PAZ", ricordiamo la figura di Clemente Padìn, dalla poesia sonora alla militanza artistica, unendo creatività, politica e partecipazione: scomparso il 3 ottobre, pochi giorni fa a Montevideo, l’ 8 Ottobre avrebbe compiuto 86 anni.
Clemente Padín, è il poeta visivo che fece della Mail Art un atto di libertà.
Poeta visivo, performer, grafico, scrittore, un dei principali protagonisti della sperimentazione artistica latinoamericana.
Artista multidisciplinare, Clemente Padín si è mosso tra poesia sonora, videoarte, performance e azione pubblica, sempre con una forte attenzione alle implicazioni sociali e politiche del linguaggio. «La Mail Art non è fatta per l’arte che viene pubblicizzata, è lì per essere consumata e comunicata», scriveva. «Il contenuto politico dell’arte è indissolubilmente legato al contenuto artistico. La Mail Art si mostra come una forma di coscienza sociale».
Figura schiva ma profondamente influente, Padín ha attraversato oltre mezzo secolo di ricerca artistica e politica. Laureato in Letteratura Spagnola all’Università della Repubblica dell’Uruguay, iniziò a sperimentare con la mail art nel 1967, in dialogo con figure come Edgardo Antonio Vigo di Argentina, Guillermo Deisler e Dámaso Ogaz di Chile. Due anni dopo fondò la rivista OVUM, lavorando anche con cartoline e poesie visive che già delineavano una pratica ibrida, fondata sulla comunicazione e sulla circolazione delle idee.
Nel 1974 organizzò alla Galleria U di Montevideo la prima mostra di Mail Art latinoamericana, un evento cruciale che sfidava apertamente la sanguinaria dittatura militare della destra uruguaiana. Con le sue cartoline e i suoi falsi francobolli, Padín denunciava la repressione e le violazioni dei diritti umani. Quell’atto di libertà gli costò due anni di prigione: arrestato nel 1977, fu liberato nel 1979, dopo una mobilitazione internazionale.
Alcuni mesi fa la artista Argentina Stella Maris Velasco insieme a Mikel Untzilla di Euskadi, lanciarono la chiamata di mail art “POESIA PARA ARMAR” dedicata a Clemente Padìn, alla cui ho partecipato.
il Progetto di TODOSOSUNO è ancora in piedi e più forte che mai perché lo spirito libero di Padìn è in mezzo a noi. Con la mia partecipazione ho inviato un video del mio lavoro e questo testo che trasmette la mia idea:
Poesia da assemblare
Da bambini, siamo costruttori innati. Siamo capaci di assemblare, smontare e comporre intuitivamente, senza ancora saper leggere o scrivere. Riconosciamo spontaneamente, per associazione, somiglianza o opposizione, forme, colori, oggetti di uso quotidiano, e infatti, con abilità e velocità, riusciamo a montare e smontare puzzle e giochi educativi, o un oggetto domestico più complicato, molto più facilmente di quanto non lo siamo oggi. E così impariamo a distinguere e combinare i timbri dell'alfabeto, o il cruciverba, i numeri sui cubi o sui dadi, le strisce per imparare a contare, il conta-palle di legno, la campana, il domino, le figurine di animali... e iniziamo a disegnare e a imparare a leggere e scrivere, a comporre le nostre prime poesie visive, combinando parole e immagini, senza sapere che la parola poesia deriva dal greco e significa "io faccio".Maya Lòpez Muro
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